Prima di tutto, testare di persona il prodotto da proporre al cliente. E insieme, formazione, team building, smart working e divertimento. Per gli agenti di viaggi di Ticketcrociere, la minicrociera di Msc Seaview ha rappresentato un momento di confronto su più fronti: con la compagnia, tra di loro, con i clienti al telefono, a cui hanno anche potuto raccontare una crociera in diretta.
La nave è partita da Genova il 5 novembre e vi ha fatto ritorno il 9, dopo le due tappe di Barcellona e Marsiglia. Durante il fam trip, il management di Msc Crociere ha previsto una serie di brevi appuntamenti di formazione gestiti dal sales manager online travel agency Nello Prudente per far conoscere agli agenti di viaggi le ultime novità della programmazione invernale, la panoramica sulle partenze estive, gli aggiornamenti sul booking. Questa volta niente webinar e schermi del pc o dello smartphone: ci si guarda negli occhi.
Le agenzie online hanno potuto interloquire in presenza, fare domande, chiedere approfondimenti sugli strumenti per la vendita delle crociere. Una formula che si conferma particolarmente apprezzata. E non solo: le giornate trascorse a bordo sono state occasione per fare attività di team building. «Colazione, pranzo, cena, aperitivo, bagno in piscina, musica dal vivo: il clima di gioco e festa a bordo unisce il gruppo, migliora il rapporto e la collaborazione tra colleghi, cementa i legami – racconta Elisa di Ticketcrociere – Il team building rafforza il gruppo; quando torniamo da una crociera siamo più complici».
Vivere l’esperienza per poi trasferirla ai viaggiatori: con computer, telefono e wifi, gli agenti hanno anche lavorato in smart working su Msc Seaview. Una modalità che Ticketcrociere aveva già testato con successo a più riprese nei mesi scorsi.
Questo nuovo modo di lavorare riguarda tante diverse professioni, ben si adatta alla “nuova normalità” e crea una valida alternativa al lavorare da casa, grazie ai pacchetti wifi proposti dagli operatori.
Gli agenti di viaggi l’hanno provato: che si tratti di una o più settimane o di un paio di giorni, a bordo della nave si vende bene. «Lavorando vista mare facciamo tornare al cliente la voglia di essere a bordo – spiega Anna – Rispondiamo in maniera dettagliata, descriviamo l’esperienza mentre la stiamo vivendo, abbiamo un aggiornamento in tempo reale sui protocolli di sicurezza. Ci capita anche di raccontare aneddoti personali e questo permette di instaurare una relazione di fiducia con il cliente, che si sente coccolato nel processo di vendita. Tra l’altro, l’idea che parliamo al telefono con lui mentre siamo a bordo lo esalta. E poi c’è da dire che ogni crociera è diversa; testarle ci permette di arricchire il nostro know how».