Verso il ritorno alla normalità e il pieno rilancio delle crociere, a partire dall’Italia e da Genova. È stato presentato il Clia European Summit, la prima conferenza europea del settore crocieristico che si svolgerà a Genova dal 14 al 16 giugno.
A confrontarsi sul futuro delle crociere e sull’obiettivo di tornare a 12 milioni di passeggeri movimentati già nel 2023 – e di tornare a crescere negli anni successivi – ci saranno circa 300 esponenti del gotha crocieristico mondiale, ministri italiani e di altri Paesi, vertici delle compagnie, rappresentanti della Regione, del Comune, delle Autorità marittime e dei trasporti.
«Ci saranno oltre 300 rappresentanti il gotha del crocierismo europeo e mondiale, oltre a membri del governo italiano e di altri Paesi e delle istituzioni nazionali e locali – dice Francesco Galietti, direttore Clia Italia – Questo primo summit europeo è un’occasione di confronto per definire approcci e soluzioni concrete alle sfide che abbiamo e avremo di fronte: transizione ecologica, turismo sostenibile, rapporti e sinergie con le comunità locali, nonché lo sviluppo di posti di lavoro e nuove rotte. Siamo felici si svolga in Italia, il primo Paese di destinazione d’Europa per numero di passeggeri».
L’evento è organizzato dall’associazione delle compagnie di crociera (Clia) con il supporto di Regione Liguria, Comune di Genova, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e Camera di Commercio di Genova.
Si parlerà molto anche dell’importanza di Genova e del suo ruolo cruciale per il mondo della crocieristica. «Nell’estate del 2020 da Genova è salpata la prima crociera del post lockdown – ricorda Marco Bucci, sindaco di Genova – Un evento simbolico per tutto il Paese, in grado di restituire speranza in un momento difficile. Questo summit rappresenta qualcosa di simile, perché riconosce alla città l’importanza strategica nel settore della crocieristica italiana ed europea. Nel pre-pandemia eravamo tra i porti leader del Mediterraneo e sono certo che torneremo a esserlo. Genova recupererà i livelli del 2019 nel 2023, ma anche di andare oltre visto che i dati di quest’anno sono già molto incoraggianti».