Manca poco all’Adriatic Sea Forum – cruise, ferry, sail & yacht, l’evento organizzato da Risposte Turismo che quest’anno si svolge a Dubrovnik, in Croazia, il 4-5 maggio.
Intanto però la società di ricerca ideatrice dell’appuntamento in Adriatico svela le prime anticipazioni sui numeri delle crociere contenuti all’interno dell’Adriatic Sea Tourism Report.
Emerge che l’Italia, a fine 2022, si è confermata prima nazione dell’area per numero di crocieristi movimentati nel mar Adriatico (1,5 milioni), davanti alla Croazia (quasi 900.000) e alla Grecia (circa 533.000).
In totale, sono stati quasi 3,5 milioni i movimenti passeggeri registrati lo scorso anno negli oltre 30 scali crocieristici adriatici analizzati. Siamo al +242% rispetto al 2021, con poco meno di 3.000 toccate nave.
Numeri che raccontano una grande ripresa ma che restano ancora distanti dai valori registrati nell’anno record 2019, rispetto al quale segnano una flessione del 39% per i passeggeri e dell’11% per le toccate nave.
Parlando invece dei porti, la classifica, a fine 2022, vede Corfù al primo posto con oltre mezzo milione di passeggeri movimentati (+125% sul 2021) e 392 toccate nave. Sul secondo gradino del podio c’è Trieste, con quasi 425.000 passeggeri movimentati (+216% sul 2021) e 183 toccate nave; terza è Kotor, in Montenegro, con 418.000 crocieristi movimentati (+4.500% sul 2021) e 432 scali.
Chiudono la top five Bari e Dubrovnik con, rispettivamente, quasi 411.000 e oltre 377.000 crocieristi movimentati (+95% e +242% sul 2021) e 185 e 314 toccate nave.
E se il 2022 ha mostrato chiari segnali di ripresa, le aspettative per il 2023 sono altissime. L’anno potrebbe segnare il nuovo record assoluto per le crociere.
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