Si discute molto in questi giorni del futuro di Ita Airways; ancor di più da quando il 24 gennaio anche il Gruppo Msc si è fatto avanti con una manifestazione di interesse per acquisirla, con la partnership commerciale Lufthansa. L’interesse del Gruppo Msc a una quota di maggioranza di Ita Airways è legata alla “possibilità di attivare sinergie positive per entrambe le società sia nel settore cargo che nel settore crociere”, come ha dichiarato la stessa compagnia in una nota.
Con il consiglio dei ministri dell’11 febbraio, il governo italiano ha fatto un passo importante verso la privatizzazione della compagnia aerea che ha esordito il 15 ottobre 2021 sostituendo la storica compagnia di bandiera Alitalia. I ministri hanno infatti vagliato il dpcm che darà il via libera alla vendita – o meglio alla cessione della quota di maggioranza – del vettore attraverso due procedure possibili: la vendita diretta o l’offerta pubblica. «Abbiamo illustrato il dpcm che dovrebbe avviare il processo di ricerca di un partner per Ita – ha detto il ministro dell’Economia Daniele Franco – Quanto alle tappe, ha aggiunto, seguiremo le usuali procedure: offerta pubblica o vendita diretta. Non abbiamo un programma in cui predeterminiamo i tempi. Abbiamo dei soggetti interessati a questa operazione. Una cosa che il dpcm fissa è la questione delle quote: prevediamo che in una prima fase il Mef mantenga una quota minoritaria ma non di controllo di Ita. Quota che potrà in una fase successiva essere venduta. Ma nella fase iniziale il governo senz’altro sarà presente».
In Italia la ricerca di un alleato o di un compratore di quella che si definisce compagnia di bandiera è cosa nota. Mentre si discute tra l’opportunità di un’alleanza con Delta o con Lufthansa, la vera novità è rappresentata da un player estraneo all’aviation. Un’operazione che darebbe il via a un’inedita alleanza cielo-mare con attenzione ai settori cargo e ai passeggeri.
Tra i possibili acquirenti, Msc – il colosso dei mari di Gianluigi Aponte – resta in pole position. Le dichiarazioni del ministro dell’Economia sono tra l’altro in sintonia con quello che il Gruppo Msc aveva espresso nella sua manifestazione di interesse per la compagnia aerea, ovvero una presenza minoritaria dello Stato.