Le navi da crociera rappresentano un importante banco di prova per la sostenibilità dell’intero settore dei trasporti marittimi. Con investimenti importanti in nuove tecnologie e combustibili green le compagnie puntano all’ambizioso obiettivo di crociere a zero emissioni di carbonio entro il 2050.
Qualità e dimensioni dell’impegno degli armatori a favore dell’ambiente e per il turismo responsabile emergono dal “Global Cruise Industry Environmental Technologies and Practices Report”, realizzato da Oxford Economics per Cruise Lines International Association (Clia), la principale associazione di categoria al mondo.
«Nonostante il settore crocieristico sia stato tra i più colpiti dalla pandemia, le compagnie si confermano in prima linea nello sviluppo di nuove tecnologie ambientali dalle quali l’intero settore marittimo può trarre vantaggio», ha affermato Kelly Craighead, presidente e ceo di Clia.
L’impiego di combustibili alternativi è oggi possibile su oltre i tre quarti (per capacità passeggeri) della flotta globale di navi da crociera. Il 52% della nuova flotta in costruzione – secondo il Rapporto 2021 – si baserà sul gas naturale liquido (Gnl) per la propulsione primaria, con una crescita del 3% della capacità complessiva rispetto al 2020. La sperimentazione di fonti di carburante alternative agli oli combustibili pesanti include attualmente il biodiesel, il metanolo, l’ammoniaca, l’idrogeno e le batterie elettriche. Un’operazione da 26,5 miliardi di dollari di investimenti da parte del settore crocieristico per dare impulso alla ricerca e sviluppo in questo ambito.
«Siamo consapevoli che ci sia ancora molto da fare, ma ad oggi l’industria crocieristica ha già dato ampia prova del suo impegno e della sua capacità di cogliere questa sfida – ha affermato Pierfrancesco Vago, presidente di Clia Global – Il settore promuove un’innovazione marittima sostenibile, che sarà centrale per la decarbonizzazione del trasporto navale. Questo è il motivo per cui Clia si è unita ad altre organizzazioni marittime per proporre l’istituzione di un fondo di ricerca e sviluppo Imo con una dotazione di 5 miliardi di dollari per accelerare lo sviluppo di combustibili e tecnologie di propulsione a zero emissioni di gas serra».
L’impegno per il 2030 delle compagnie crocieristiche partner di Clia è ridurre del 40% il tasso di emissioni di carbonio in tutta la flotta globale. Accanto al crescente impiego del combustibile Gnl, i progressi ambientali delle compagnie si stanno sviluppando in molteplici direzioni, dai sistemi di pulizia dei gas di scarico, adottati dal 75% della flotta globale, ai sistemi avanzati di trattamento delle acque reflue, fino alla capacità di alimentazione elettrica da terra. Su quest’ultimo aspetto, le compagnie di crociera – rileva il report – continuano a investire in modo significativo affinché le navi possano tenere i motori spenti durante le fasi di ormeggio all’interno delle aree portuali.