Costa Crociere si trasforma, a cominciare dal logo. La compagnia cambia visual identity e modifica l’iconica “C”, che da oltre 70 anni naviga sul fumaiolo di tutte le navi della flotta. La nuova “C” unisce due diversi elementi in un abbraccio: la terra, rappresentata alla parte inferiore del logo di colore giallo, e il mare, la parte superiore blu, che grazie al viaggio in crociera con Costa si uniscono in un’unica esperienza.
La compagnia ridisegna la propria offerta sull’esplorazione delle destinazioni tramite esperienze uniche, a bordo come a terra, basandosi su tre elementi: gastronomia, escursioni, sostenibilità.
«Dopo la ripartenza delle navi, abbiamo pensato a un rinnovamento nella nostra offerta, introducendo innovazioni importanti, tanto da parlare di un nuovo modo di viaggiare con Costa – dice Mario Zanetti, direttore generale di Costa Crociere – Vogliamo che chi viene in vacanza con noi possa vivere esperienze uniche, che arricchiscono, scoprendo le destinazioni in maniera più autentica, profonda e sostenibile. Da oltre 70 anni Costa è sinonimo di viaggio in crociera. In questo momento così importante per la ripresa del turismo abbiamo voluto riscrivere il futuro del settore, in chiave più responsabile e attenta alle persone e al pianeta, con l’obiettivo di guidare il settore verso il ritorno a quella crescita costante che aveva prima del 2020».
Sul fronte gastronomia, Costa si sta facendo guidare da tre chef stellati tra i migliori al mondo: Bruno Barbieri, Hélène Darroze e Ángel León. Questo trio è andato alla scoperta delle ricette locali dei luoghi visitati dalle navi, per poi reinterpretarle. Un viaggio nel gusto attraverso i Destination Dish – singoli piatti creati dai tre chef, con materie prime di produttori locali, che interpretano la tradizione e i sapori del luogo che si visiterà il giorno seguente, disponibili nei ristoranti principali e inclusi nel prezzo della crociera – e il nuovo ristorante Archipelago.
Per ora disponibile su Costa Smeralda e presto su altre navi, il ristornate permette di vivere un’esperienza culinaria unica, con tre menù tra cui scegliere, uno per chef. I menù sono composti da 5 piatti raffinati, pensati per esplorare attraverso il cibo quella parte di mare che si sta navigando. Anche il concept e il design del ristorante sono innovativi: tavoli “isole”, per vivere un’esperienza più intima, delimitati da una struttura in rame che abbraccia i pezzi unici di “driftwood”, installazioni fatte di legni restituiti dal mare.
Novità anche per le escursioni, con itinerari studiati in modo da prevedere soste in porto più lunghe di sempre, che consentono di avere a disposizione intere giornate per scoprire le destinazioni. Inoltre, la nuova proposta è all’insegna delle gemme nascoste da scoprire (tour fuori dei circuiti tradizionali) e delle escursioni a firma National Geographic Expeditions, realizzate in collaborazione con il Tour Operator Kel 12. Tour che permettono di scoprire luoghi unici accompagnati da archeologi, enologi, vulcanologi, biologi marini e fotografi.
Infine, la compagnia prosegue sulla strada dell’innovazione sostenibile: dopo Costa Smeralda, l’ammiraglia a Lng, da marzo 2022 sarà in servizio Costa Toscana, seconda nave a Lng della flotta.
Tutto bello , però per i disabili non ci pensa mai nessuno ,le escursioni non sono mai fattibili i pullman non sono attrezzati per loro . Adesso Poi che non puoi più scendere in autonomia sono
ancora più penalizzati