Sulla necessità di una ripartenza a stretto giro delle crociere intervengono anche i sindacati. le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti dichiarano che “senza una ripartenza in tempi strettissimi il settore delle crociere rischia di non riprendersi più. La nostra attenzione per la salvaguardia della salute dei passeggeri e del personale di bordo è altissima, ma riteniamo che gli specifici protocolli di sicurezza predisposti dal comitato tecnico-scientifico e applicati dalle compagnie abbiano tutte le condizioni per riprendere le attività senza sacrificare il presupposto fondamentale della salute di tutti a bordo”.
I sindacati spiegano che “le compagnie di navigazione e i lavoratori hanno bisogno urgente di certezze, che richiedono il prima possibile l’autorizzazione a riprendere le crociere”, la cui decisione è stata rimandata dall’ultimo Dpcm al 31 luglio.
“Ripresa che deve garantire ai passeggeri e al personale di bordo la protezione dal rischio di contagio con l’applicazione scrupolosa dei protocolli di sicurezza, sbloccando il settore, considerando anche che tutte le altre attività turistiche e di trasporto sono ripartite – proseguono nella nota Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti – Giova ricordare che il settore crociere non è solo una voce fondamentale del turismo, che già di per sé basterebbe per darvi la dovuta attenzione, ma da esso dipende anche una parte rilevante di economia portuale e cantieristica, che non può assolutamente andare perduta per ingiustificati rinvii”.
Nei giorni scorsi a sostegno del settore delle crociere – importante voce dell’industria turistica italiana, con un fatturato da 45 miliardi di euro distribuito in gran parte attraverso le agenzie di viaggi – si era pronunciata anche Fiavet, sottolineando che non possono più essere lasciate ferme. «Siamo leader in Europa nel settore crocieristico, e gli operatori attendono solo di uscire dal blocco imposto dal Covid con tutte le dovute cautele – ha detto la presidente di Fiavet, Ivana Jelinic – la loro ripartenza darebbe slancio alla nostra ripartenza».
La federazione ha ribadito che i protocolli sviluppati dalle diverse compagnie “sono severissimi, e scrupolosamente concordati con il Mit, si potrebbe quindi dare il via in una stagione che non partirebbe comunque nell’immediato, ma incrementerebbe, con le prenotazioni, i volumi delle agenzie di viaggi che stanno chiudendo luglio al -80% di fatturato, sempre che siano riuscite ad aprire. Bisogna pensare, infatti, che ci sono agenzie specializzate in crociere che hanno il loro principale sostegno da questo settore, altre integrate o partecipate dalle compagnie di crociera stessa che non possono più attendere”.