Royal Caribbean avvia la costruzione di Icon of the Seas, prima nave a gnl

Icon of the Seas Royal Caribbean

La cerimonia del taglio della lamiera, come da tradizione, ha segnato l’inizio della costruzione della nuova nave di Royal Caribbean International presso il cantiere navale finlandese Meyer Turku.

Si chiamerà Icon of the Seas ed è la prima nave della compagnia alimentata a gnl. È la prima unità di Icon Class.

Così Royal Caribbean apre una nuova era nell’ambito dell’energia pulita. La nave debutterà nell’autunno 2023 e sarà la prima di tre unità alimentate a gnl (gas naturale liquefatto). Il combustibile fossile considerato il più pulito al mondo, insieme ad altre applicazioni ecocompatibili aggiuntive della nave – come l’alimentazione elettrica a terra – aumenteranno l’efficienza energetica e ridurranno la carbon footprint.

Alla cerimonia del taglio della lamiera hanno partecipato: Richard Fain, presidente e ceo di Royal Caribbean Group; Michael Bayley, presidente e ceo di Royal Caribbean International e Tim Meyer, ceo di Meyer Turku.

«Abbiamo preso un impegno importante per rendere l’energia pulita in mare una realtà; Icon Class è stata annunciata per la prima volta nel 2016, e siamo entusiasti di aver dato finalmente il via alla costruzione di quella che sarà davvero una nave diversa dalle altre – ha dichiarato Bayley – Lavoriamo da decenni nella conservazione degli oceani, nell’efficienza energetica e nel miglioramento continuo; tutto questo sarà evidente in Icon. Non vediamo l’ora di svelare anche le altre caratteristiche rivoluzionarie della nave».

L’impegno per l’ambiente di Royal Caribbean in questi decenni ha portato a grandi passi in avanti nell’efficienza energetica e nella riduzione delle emissioni attraverso tecnologie, come la lubrificazione dell’aria, che invia miliardi di bolle microscopiche lungo lo scafo di una nave per ridurre l’attrito. O come sistemi avanzati di recupero del calore di scarto, che trasformano calore in energia extra, fino a 3 megawatt, per aiutare a alimentare le operazioni della nave.

L’uso di queste tecnologie, cui si aggiunge il gnl, comporterà un’ulteriore riduzione delle emissioni complessive, portando a zero l’anidride solforosa e il particolato, e portando a una significativa riduzione della produzione di ossidi di azoto.

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