Dopo la sospensione forzata per le vacanze natalizie, Msc Crociere deve posticipare ancora la ripartenza. Questo per via del prolungamento delle misure restrittive legate agli spostamenti sul territorio previste nell’ultimo decreto legge, che impediscono l’accesso ai porti d’imbarco e la fruibilità degli stessi fino al 15 gennaio. La compagnia si vede costretta ad annullare le crociere di Msc Grandiosa con partenza da Genova il 10 gennaio e, per prudenza visti i tempi stretti, anche quella del 17 gennaio.
La prima partenza dell’ammiraglia è stata quindi riprogrammata per domenica 24 gennaio da Genova. A partire da quella data, tornerà a offrire le classiche e già programmate crociere settimanali, con partenza ogni domenica da Genova e tappe a Civitavecchia, Napoli, Palermo e Malta.
Sarà possibile iniziare e terminare la propria crociera anche da Civitavecchia (ogni lunedì), Napoli (ogni martedì) e Palermo (ogni mercoledì). Msc Grandiosa offrirà questi itinerari fino al 21 marzo, successivamente resterà nel Mediterraneo occidentale per proporre crociere della programmazione estiva con un nuovo itinerario.
La compagnia sta già contattando tutti gli agenti di viaggi e i clienti coinvolti nelle due crociere annullate.
Dal 14 febbraio torna anche Msc Magnifica, da Genova, con sei crociere di 11 giorni alla scoperta di Italia, Grecia e Malta.
Entrambe le navi applicano il protocollo di salute e sicurezza di Msc Crociere che prevede lo screening universale di tutti i passeggeri e membri dell’equipaggio prima dell’imbarco tramite tampone Covid-19 antigene, igienizzazione di tutti i bagagli a mano e da stiva, misure igienico-sanitarie e di pulizia rafforzate in tutta la nave, il distanziamento sociale a bordo, l’uso di mascherine nelle aree pubbliche fornite quotidianamente dalla compagnia.
Inoltre, a tutti gli ospiti viene consegnato un braccialetto Msc for Me in omaggio, che consente di effettuare tutte le operazioni in modalità contactless, come l’apertura della porta della cabina o i pagamenti, e contribuisce anche a tracciare, se necessario, i contatti di prossimità. I rigorosi e precisi standard del protocollo per la salute e la sicurezza vengono applicati in modo analogo anche per tutte le escursioni a terra, dove gli ospiti permangono all’interno della cosiddetta “social bubble”, proteggendo loro stessi e le comunità locali che li ospitano.