Ho letto che nei primi tre mesi del 2019 sono stati 683.436 i turisti cinesi che hanno visitato la Cambogia, cioè oltre il 35% in più dello stesso periodo dell’anno precedente. Visti i numeri, il ministro del Turismo cambogiano punta ai tre milioni di visitatori cinesi nel 2020.
Intanto, tra i turisti che hanno scelto la Cambogia nel secondo semestre di quest’anno ci sono anche io. Dopo la Malesia, dove ci eravamo salutati, ho continuato il mio viaggio in Cambogia e nelle Filippine.
Sono stata ad Angkor Wat, che è il sito più visitato del Paese e quindi proprio non potevo perderlo. È vicino alle città di Siem Reap ed è bellissimo da visitare all’alba o al tramonto, quando c’è una luce molto particolare. Nel Parco archeologico di Angkor ci sono i magnifici resti di diverse capitali dell’Impero Khmer dal IX al XV secolo e ci sono anche i resti della più grande città preindustriale del mondo. Fa molto caldo qui ed è possibile rinfrescarsi all’ombra del tempio. I templi tra l’altro sono da non perdere: quello di Angkor Wat, Angkor Thom e il tempio Bayon, ricco di decorazioni scultoree.
Ci sono gli elefanti, ma per girare e visitare questi templi è consigliabile noleggiare una bicicletta, una bici elettrica, un’automobile o un tuk tuk.
Una raccomandazione: sono siti religiosi considerati sacri dai buddisti e dagli indù. Quindi vanno bene le foto, ma bisogna parlare a bassa voce, avere un abbigliamento consono, rispettare i monaci che si possono incontrare (per esempio non scattando foto senza il loro permesso. Questo vale in generale anche per le altre persone: è bene chiedere il loro permesso prima di ritrarle in fotografia).
Phnom Penh è la capitale della Cambogia e nasce dove si incontrano i fiumi Mekong, Bassac e Tonlè Sap. Lungo le rive del fiume Mekong ho visto il Palazzo Reale, testimonianza della cultura khmer, un complesso di edifici formato da una serie di pagode tra cui spicca la Pagoda d’Argento, che deve il suo nome al pavimento rivestito da cinquemila mattonelle di questo metallo ed è invece coperta da un tetto dorato luccicante. Dentro c’è la statua di Buddha scolpita nello smeraldo e di fronte un altro Buddha d’oro e diamanti, a grandezza naturale.
Se andate in città non perdetevi i mercati tra cui il Mercato Russo e il Mercato Centrale. Sono posti vivaci e colorati e ci si può acquistare di tutto, dalle caratteristiche sciarpe a quadretti che si chiamano krama, a oggetti di antiquariato o collane d’argento.
Il viaggio continua nelle Filippine
In Cambogia il mare è bellissimo ma non ci sono andata. Quindi ho deciso di recuperare nelle Filippine.
Sono un arcipelago di oltre 7mila isole tra Oceano Indiano, Mar Cinese meridionale e Mar di Celebes. Ho scoperto che qui esistono 8mila specie di fiori, 500 di uccelli e animali tra i più rari, come il topo cervo, il topo nuvola, il bulik o il tabio.
Le Filippine ospitano un patrimonio naturalistico tra i più incontaminati, hanno foreste rigogliose sulle montagne e fiumi che scendono impetuosi fino al mare e attraversano laghi vulcanici, foreste tropicali e spiagge meravigliose.
Proprio in questi fiumi il regista Francis Ford Coppola ha girato uno dei suoi film più famosi: Apocalypse Now.
Naturalmente dopo alcuni giorni tra spiagge e natura sono andata a visitare la capitale, Manila. Ha la più alta densità abitativa del mondo.
Ci sono i resti di una parte antica, dentro le Intramuros, che conservano ciò che rimane della cinta muraria spagnola, la chiesa di St. Augustin e Casa Manila, uno dei pochi esempi di architettura coloniale interamente conservata.
Per il resto è un tuffo nella metropoli, molto vivace e piena di musei e biblioteche. Mi è piaciuta molto anche la Baywalk, una lunga passeggiata di fronte alla baia di Manila da cui ammirare uno dei tramonti più belli del mondo.