A Natale e Capodanno salpano le coppie: sono il 57% del totale dei crocieristi in partenza. Il dato emerge dall’indagine dell’Osservatorio Ticketcrociere, che analizza le prenotazioni degli italiani sull’intero panorama dell’offerta crocieristica.
Nonostante le scuole restino chiuse in tutta Italia dal 21 dicembre al 6 gennaio, per le festività crescono i viaggi per due e diminuiscono le crociere in famiglia. La fotografia dell’Osservatorio traccia l’identikit del crocierista delle feste: ha in media 45 anni (contro i 39 di chi è partito la scorsa estate) viaggia appunto in coppia (57%), sceglie la cabina con balcone (51%), predilige la vacanza di prossimità nel Mediterraneo (43%).
«Le coppie hanno superato le famiglie, che si fermano al 35% dei crocieristi per questo Natale – afferma Nicola Lorusso, ceo di Taoticket, la società che promuove l’Osservatorio – Solo il 2% naviga in gruppo; un dato interessante riguarda i viaggiatori single, al 6%, in crescita grazie anche a una serie di programmi, attività e offerte dedicate ai solo traveller a bordo di gran parte delle navi da crociera».
Come accennato, oltre il 40% dell’insieme oggetto delle considerazioni dell’Osservatorio Ticketcrociere – che effettua le sue rilevazioni sull’intero bacino di prenotazioni del primo operatore italiano di ticketing crocieristico online – resterà nel Mediterraneo (43%); ma la fuga al caldo piace sempre: registra volumi importanti il Medio Oriente (19%), in particolare con Dubai, ma non deludono Abu Dhabi e Doha. Tengono i Caraibi con il 13% e si ritagliano il loro spazio i nuovi itinerari alle Canarie (6%) con voli charter dall’Italia. E ancora, un altro 6% di crocieristi sceglie il Sudamerica, mentre il 2% del campione salperà per uno dei “giri del mondo” organizzati dalle principali compagnie di crociera.
Il porto/città che accoglierà più crocieristi per le festività natalizie è Genova (17%), seguito da Dubai (12%), Civitavecchia (8%) e Miami (6%). Quinta posizione affollata con gli ex equo al 4% di Santa Cruz de Tenerife, Buenos Aires, Doha, Livorno e Bari; quest’ultima al debutto nella classifica invernale grazie a un nuovo itinerario diretto in Grecia e Turchia. Seguono al 3% gli homeport di Fort de France, Savona, Abu Dhabi e Napoli; infine al 2% New York, Cagliari e La Romana.
Sale quest’anno il prezzo medio per passeggero a Natale e Capodanno: 1.952 euro; il +4% rispetto al 2023 secondo i rilievi dell’Osservatorio Ticketcrociere.
Chi viaggia quest’anno ha buona capacità di spesa: sulla tariffa media incide anche la qualità della sistemazione a bordo: più della metà dei crocieristi (51%) ha scelto la cabina con balcone e il 7% ha optato per il comfort ancora maggiore di una suite (che a bordo della nave corrisponde anche ad aree o ponti dedicati a chi vuole vivere un’esperienza esclusiva a bordo); il 27% ha preferito la cabina interna e 15% guarderà il mare dall’oblò della sua cabina esterna.
La percentuale di repeater si attesta al 29%.
2025 E ADVANCED BOOKING: IL 6% IN PIÙ PRENOTA IN ANTICIPO. Il costo medio dei viaggi è in aumento, ma non per chi prenota in anticipo. L’Osservatorio Ticketcrociere analizza anche i volumi dell’advanced booking e fornisce le prime anticipazioni sul 2025.
Confrontando le prenotazioni anticipate del 2023 per il 2024 e del 2024 per il 2025, emerge che la tariffa media del biglietto crociera resta la stessa. Anzi, è inferiore di quattro euro: da 1.313 a 1.309. Segno che le compagnie di crociera spingono le vendite anticipate con tariffe promozionali
Difatti, quest’anno il 6% in più dei crocieristi ha prenotato in anticipo per il prossimo anno. Una scelta dettata sicuramente dal risparmio economico, ma anche dalle maggiori opzioni a disposizione e – come è stato dimostrato nel post Covid – da un maggiore desiderio di viaggiare e pianificare le proprie vacanze. L’età media degli “anticipatari” è 42 anni e si tratta per il 55% di coppie e per il 39% di famiglie (4% i single e 2% i gruppi)
Infine le percentuali, regione per regione, sul totale delle prenotazioni in anticipo: Liguria 24%, Lazio 18%, Puglia 15%, Sicilia 17%, Campania 11%, Veneto 7%, Toscana 3%, Sardegna 3%, Marche 1%, Emilia Romagna 1%.