È vero, finora sono rimasta nel mio continente. I grandi numeri dicono che per noi cinesi le mete asiatiche sono le più gettonate. E in effetti, se ripercorriamo la classifica delle prime 10 scelte dei luoghi più popolari – Thailandia, Giappone, Hong Kong, Vietnam, Singapore, Malesia, Cambogia, Filippine, Stati Uniti, Indonesia – nove sono proprio in Asia.
Succede sia per un discorso di vicinanza geografica che culturale. Ma sono arrivata alla destinazione numero 9 e non potevo certo perdermi un viaggio negli Stati Uniti.
Ci sarebbe l’imbarazzo della scelta, con 50 stati e aree completamente diverse: dalla zona dell’estremo nord dell’Alaska fino alle Hawaii nell’Oceano Pacifico. Per non parlare dei parchi, della route 66 e delle città. New York, Washington, Chicago, Los Angeles, New Orleans, Las Vegas, San Francisco, Orlando, Boston. Per citare le più importanti.
Ho cominciato da New York, mi hanno sempre detto che è una meta imperdibile. E ho scelto prima di tutto la Statua della Libertà, che mi sembra un po’ il simbolo di tutti gli Stati Uniti. L’avevo vista in tanti film e dal vivo fa tutto un altro effetto. Ho preso il battello e l’ho raggiunta, per entrare proprio nello spirito della Grande Mela.
Oggi i grattacieli esistono dappertutto, ma i primi e più famosi sono stati costruiti proprio qui. E allora ecco che sono andata all’Empire State Building, altro simbolo della città, anche lui protagonista di moltissimi film. È un grattacielo del distretto di Manhattan in stile art déco, che si erge con i suoi 443 metri di altezza all’angolo tra la Fifth Avenue e la West 34th Street. Sono anche salita sulla terrazza panoramica ed è stata una grandissima emozione.
Visto che ero in zona, ho deciso poi di fare un po’ di shopping. E dove se non sulla Quinta Strada? Tra un taxi giallo e l’altro, ho percorso il tratto dei negozi tra gli incroci con la 34ª e la 59ª strada.
Al momento di fare uno spuntino, ho scelto di scoprire lo street food newyorkese. Tra chioschi e carretti per strada c’è tantissima scelta ed è molto divertente. La varietà dei cibi cucinati dai food truck è molto ampia: hot dog, lobster roll, specialità orientali e tanto altro. Sapeste quanta gente mangia qui durante la pausa pranzo dal lavoro.
Dopo averci pensato un po’, ho scelto un tradizionalissimo hot dog. Anche questo mi è sembrato molto tipico della città che stavo girando.
Sono rimasta a New York per qualche giorno e ho avuto la possibilità di visitare tante zone diverse e alcuni dei quartieri di cui avevo letto e sentito parlare. Mi è davvero sembrato di vivere all’interno di un set cinematografico. Ho passeggiato sul ponte di Brooklyn, sono stata a Times Square, una delle piazze più visitate al mondo che conta più o meno 50 milioni di turisti ogni anno, ho visto un musical a Broadway.
Infine, ho passato due giornate a Central Park. E anche qui è stato un tuffo nel cinema. Ho passeggiato tra laghi, statue, terrazze, teatri, ponti, sempre ammirando flora e fauna. Il parco ha un perimetro di circa 9,6 km.
Avevano tutti ragione: New York è straordinaria ed è difficile andar via. Ma nella prossima puntata vi racconterò come è proseguito il mio viaggio negli Stati Uniti.