Il Mediterraneo e in special modo l’Italia sono centrali per le strategie delle compagnie di crociera, anche di quelle nate lontano. E così il nostro Paese acquisisce un peso sempre maggiore anche nei piani di Norwegian Cruise Line Holdings, il gruppo statunitense che racchiude al suo interno i tre brand di crociere Norwegian Cruise Line (Ncl), Oceania e Regent Seven Seas.
La holding sta aumentando in maniera considerevole i suoi investimenti in Europa, anche in termini di presenza in loco. Aumenteranno infatti le navi di Ncl Holdings posizionate nel Mediterraneo e ci saranno più scali in Italia.
La compagnia ha preso in consegna una nave del brand Regent il 30 gennaio scorso ad Ancona. Intanto però ha già altre 9 commesse con Fincantieri per due navi Oceania, una Regent, 6 Ncl.
Tra le navi del brand Norwegian Cruise Line ordinate al colosso italiano della cantieristica ci sono anche la quinta e la sesta della classe Leonardo, di 140mila tonnellate di stazza lorda e che possono ospitare circa 3.300 persone; unità un po’ più piccole rispetto alle ultime varate dalle altre compagnie di crociera. In merito alle dimensioni della classe Leonardo, si tratta di una categoria più corta del 15% rispetto alla media e con una capacità di passeggeri inferiore del 25%. Questo per due motivi principali: essere in grado di ampliare l’offerta delle destinazioni, visto che alcuni porti non sono in grado di ospitare navi troppo grandi; puntare a una fascia più alta di clientela, con passeggeri che hanno bisogno di servizi più personalizzati.
È stato proprio il nuovo ceo e presidente di Ncl Holdings Harry Sommer a illustrare le strategie della compagnia per il mercato italiano: «In Italia abbiamo avuto tre navi nel 2018, che sono diventate cinque nel 2019 e saranno cinque anche quest’anno. Due di queste hanno l’homeport a Civitavecchia, le altre tre fanno scalo in diverse banchine italiane: a Livorno, Napoli, Sorrento e Messina. Nel 2020 l’intero gruppo avrà 15 navi in acque europee, una in più del 2019, e se ne aggiungerà un’altra nel 2021 ».
A livello europeo c’è stato un investimento di «5-6 miliardi di dollari; abbiamo un largo budget per quanto riguarda i media e il marketing. Abbiamo realizzato due sedi, una a Southampton, Regno Unito, e una a Wiesbaden, in Germania». Anche gli interventi di ristrutturazione delle navi posizionate in Europa saranno commissionati dal Gruppo all’interno dell’Unione europea.